16. 6. 2014
La fede cristiana si contraddistingue in svariate occasioni per una serie di simboli che recano con sé significati ben precisi, dall'interpretazione imprescindibile. A differenza dei segni, ben più oggettivi, il simbolo (dal greco greco symbàllò, "metto insieme") è tale perché in grado di conciliare due realtà apparentemente agli antipodi. In origine si è ricorso al simbolismo per il divieto imposto ai cristiani di venerare immagini sacre (iconoclastìa), comportamento ereditato dall'ebraismo. Passiamo adesso in rassegna alcuni dei simboli più carichi di significato della religione cristiana.
La Croce e l'Altare: doppia faccia della stessa medaglia
Il primo riferimento è inevitabilmente alla Croce (riconosciuta in tutto il mondo, anche negli angoli più reconditi), un'icona stilizzata che richiama l'oggetto della tortura con cui i romani erano soliti procedere all'esecuzione capitale mediante crocifissione. Tale pena è stata inflitta a Gesù Cristo, morto in croce per redimerci dai peccati e spalancarci le porte della vita eterna. Ancora prima del Cristianesimo, la croce è stata anche emblema di unione tra cielo e terra, di congiunzione dei quattro punti cardinali (Nord, Sud, Ovest, Est). In seconda battuta, ma non di certo per ordine di importanza, analizziamo il significato del simbolo dell'Altare: tale struttura ha valenza sacrale per il miracolo della transustanziazione che si ripete ad ogni celebrazione eucaristica nel momento in cui il sacerdote celebrante invoca lo Spirito Santo perché trasformi il pane ed il vino in corpo e sangue di Cristo. Nella Chiesa cattolica, in particolare, l'altare gode del maggiore onore su tutto il resto in quanto celebrante la rappresentazione del sacrificio compiuto da Gesù per amore dei figli di Dio.
Il simbolo dell'Agnello immolato nella religione cristiana
Un altro simbolo degno di nota è l'Agnello, immagine del Cristo volta a denotarne l'innocenza, la purezza e l'obbedienza assoluta. Di bianco colore, l'agnello è da sempre considerato come l'animale sacrificale per eccellenza, che, mite, accetta di buon grado le sue pene, senza opporre resistenza. Nel giorno del venerdì Santo, il Cristo, in qualità di agnello immolato, addossandosi i peccati dell'umanità, carica questo simbolo del significato classico dell'agnello consumato in onore della pasqua ebraica insieme con l'immagine del sangue dell'animale, con cui proprio gli ebrei cosparsero le porte prima dello sterminio.
La Colomba e la Palma: inizio di un tempo nuovo, di pace assoluta
Altrettanto emblematico è il simbolo della
Colomba, che nel tempo ha finito col rappresentare l'intervento divino, resosi necessario in alcune circostanze di assoluta disperazione. Si pensi che fu proprio una colomba ad annunciare la fine del diluvio universale, portando a Noè un ramoscello di ulivo, così da sancire l'inizio di un tempo di pace tra Dio ed i viventi.
Parliamo poi della simbologia intrattenuta dalla Palma, albero rigoglioso e dalla statura piuttosto slanciata, particolarmente diffuso in Oriente. Il legame della palma col martirio è tale da donarle un contrassegno univoco nella rappresentanza dei martiri, che, dopo aver patito mille pene, vedono finalmente schiudersi a loro le porte del paradiso (quando sembra ormai morta, la palma riesce a produrre l'infiorescenza più lussureggiante).
L'alfa e l'omega come principio e fine di tutte le cose
Infine, un piccolo e doveroso accenno al simbolo
dell'alfa e dell'omega, prima ed ultima lettera dell'alfabeto greco, volte ad indicare una verità assoluta, precetto principe della religione cristiana: Gesù Cristo, nostro Signore, è l'inizio e la fine di tutte le cose del cielo e della terra, stando ad un particolare passo del libro dell'Apocalisse.
Tante altre ancora sono le immagini simboleggianti tipiche della fede cristiana: sopra abbiamo provveduto a menzionare quelle prevalenti, più delle altre riscontrabili di frequente nell'uso quotidiano.