Medjugorje, una piccola frazione del comune di Citluk (Bosnia Erzegovina), attrae ogni anno migliaia e migliaia di visitatori da tutto il mondo. La località è posta ad altitudini elevate rispetto al livello marino (circa 200 metri), e si trova praticamente incastonata tra due colline, da cui il nome Medjugorje, che significa, per l'appunto, 'tra i monti'. La religione praticata dai residenti del luogo (principalmente croati) è la cattolica romana. È possibile raggiungere il paesino sia in treno (stazionando nella ferrovia di Neretva, un centro abbastanza vicino) che in aereo (atterrando all'aeroporto internazionale di Mostar, distante appena 25 km).

Climaticamente parlando, non ci sono molte differenze rispetto alle temperature italiane, ragion per cui ti invitiamo a vestirti sulla base del periodo stagionale attraversato. È altamente raccomandato munirsi di un paio di scarpe comode (piuttosto utili, viste le salite che sarai tenuto ad affrontare), k-way per proteggersi a dovere dalle piogge e non restare bagnati troppo a lungo, una torcia elettrica per qualsiasi evenienza ed una sediolina pieghevole (una di quelle per il campeggio andrà benissimo). Per quanto riguarda i documenti richiesti ai cittadini italiani, basti sapere che per gli adulti è sufficiente portare con sé la carta d'identità in corso di validità, naturalmente valida per l'espatrio (in alternativa anche il passaporto, sempre che sia regolarmente bollato e con validità protratta oltre i tre mesi dalla data d'arrivo a Medjugorje). Per i bambini al di sotto dei 15 anni, la regola non cambia: anche a questi soggetti, difatti, lo stato rilascia la carta d'identità, di cui avvalersi per entrare in Bosnia Erzegovina. Facciamo presente che, onde evitare problemi alla frontiera, potrebbero venire non accettate le carte d'identità rinnovate con timbro. Per questo motivo, invitiamo i cittadini a recarsi nel proprio comune di appartenenza per richiedere una nuova carta d'identità.

Erano le ore 18 del 24 giugno 1981 quando sei adolescenti (Ivanka, Ivan e Vicka Ivankovic, Ivan e Mirjana Dragicevic e Milka Pavlovic) appartenenti alla parrocchia di Medjugorje si imbatterono nell'apparizione di una figura abbagliante, con in braccio un pargolo. Era la Madonna, ma i ragazzi, spaventati dalla visione, decisero di fuggire. Solo in quattro, il giorno successivo, non resistettero, e seguirono il richiamo del posto dov'erano stati ventiquattrore prima. Raggiunti poi da Marija Pavlovic e Jakov Colo, il gruppo dei veggenti prese forma, e da quel giorno, in compagnia o da soli, i sei ebbero apparizioni quotidiane della Vergine. Una volta arrivati a Medjugorje, ti consigliamo di visitare la Chiesa di San Giacomo (attualmente sotto la gestione di alcuni padri francescani) e la montagna, che permette di darsi all'escursionismo, respirando aria pura e salutare. Affascinante è anche il Monte Krizevac, specie se si è scalatori di medio livello. Salire non è troppo difficile, per di più dalla cima la vista è l'ideale. Chi si reca a Medjugorje non può fare a meno di recarsi alla Collina delle Apparizioni, il posto esatto dove ai sei nel 1981 apparve la Vergine Maria. Alquanto suggestive sono anche le Cascate di Kravice, indicate in particolar modo a chi apprezza il nuoto e la pesca. Nelle vicinanze potrete trovare ristoro presso un localino caratteristico, dove è possibile mangiare bene senza spendere una fortuna.